Si è chiuso ufficialmente, con una festa presso il Rifugio Fabiani, nel Comune di Paularo e nella cornice della cresta Carnica di confine, il progetto Interreg Italia Austria che ha interessato l’area transfrontaliera compresa tra Passo di Monte Croce Carnico e Passo Pramollo, un’area ricca di valori naturalistici, storici e alpinistici.
Il Consigliere Centrale Alleris Pizzut ha portato i saluti del Presidente Generale Vincenzo Torti che ha espresso il vivo apprezzamento per quanto realizzato, in un contesto di collaborazione che abbatte i confini e avvicina le persone.
Sono intervenuti il Presidente del CAI FVG Silverio Giurgevich, che ha evidenziato l’importanza del progetto e ha manifestato la vicinanza del Gruppo Regionale a iniziative di questo genere soprattutto perché rafforzano il legame transfrontaliero fra le Sezioni che condividono le stesse montagne, e Ruben Blanzan, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico FVG, capostazione di Forni Avoltri, che ha sottolineato l’importanza di progetti per la montagna e il sostegno del CNSAS alle attività che hanno come protagonisti i giovani.
Ivana Bassi, docente dell’Università di Udine e attiva socia CAI, ha ricordato le tante attività svolte in questi due anni e mezzo: valorizzazione della rete sentieristica e dei manufatti alpini, tra cui il bivacco Lomasti e la variante alla Via Alpina Gialla, gli incontri culturali finalizzati a far conoscere il territorio, le sue bellezze e anche le sue fragilità, le attività con le scuole – escursioni e attività in classe – e, sempre avendo a cuore i giovani, i due campus transfrontalieri a Mauthen nel 2018 e a Passo Cason di Lanza (Paularo) nel 2019. Una mappa digitale, per facilitare la conoscenza dei percorsi e dei luoghi, e i documentari realizzati ad hoc, a testimonianza dei valori del territorio, completano il ricco quadro delle attività svolte.
Sono quindi intervenuti i Presidenti delle Sezioni CAI/OAV partner di progetto, che hanno evidenziato il valore del lavoro comune, le difficoltà e i successi, e l’importanza di dare seguito alla collaborazione. Lavorando assieme, infatti, i rapporti si sono rafforzati, sia quelli fra le Sezioni, i soci e anche fra i giovani che hanno sentito il beneficio degli incontri, anche transfrontalieri.
Ha concluso Antonio Zambon, ex Presidente CAI FVG e delegato a seguire il progetto, ricordando come lo stesso sia partito per un’esigenza della Sezione di Pontebba che, nel dicembre 2014, segnalava la necessità di ripristinare il bivacco Lomasti in cattive condizioni strutturali, e come da allora siano stati fatti tanti passi nel realizzare un progetto ricco di iniziative, esperienze, luoghi e persone coinvolte. Un progetto la cui importanza sta soprattutto nell’aver visto come protagoniste piccole Sezioni di montagna, che si sono date un obiettivo comune e che assieme si sono mosse in un quadro di progettualità internazionale.
La presenza di alcuni giovani di Paularo e Pontebba ha reso particolarmente gioiosa la giornata. E ha testimoniato che sono loro, i giovani, il cuore del progetto PassoPass e delle attività sezionali in generale. Molto lavoro viene fatto dalle Sezioni, infatti, per trasmettere ai giovani conoscenze ed esperienze, affinché sempre più si identifichino con il territorio alpino in cui vivono. Conoscere i luoghi, la loro storia, le tradizioni come pure le risorse naturali che li caratterizzano è la base di partenza per poi prendersene cura. Partecipare attivamente alla vita della comunità è garanzia di continuità del gran lavoro di attenzione e cura che le Sezioni dedicano alla montagna.
Das Interreg Projekt zwischen Italien und Österreich wurde offiziell mit einer Feier auf der Fabiani-Hütte, die in der Gemeinde Paularo liegt und sich inmitten des Karnischen Hauptkammes befindet, abgeschlossen. Das Projekt widmete sich dem Grenzgebiet zwischen dem Plöcken- und dem Nassfeldpass, das reich an naturalistischen, historischen und alpinen Schätzen ist.
Der Zentralrat Alleris Pizzut überbrachte die Grüße des Generalpräsidenten Vincenzo Torti, der seine geschätzte Anerkennung für die geleistete Arbeit, um Grenzen zu überwinden und Menschen einander näher zu bringen, zum Ausdruck brachte.
Der Präsident des CAI FVG Silverio Giurgevich hob die Bedeutung des Projektes hervor und zeigte die Nähe der Regionalgruppe zu Initiativen dieser Art auf, vor allem, weil sie die grenzüberschreitende Verbindung zwischen den Sektionen stärken, die dieselben Berge teilen. Ruben Blanzan, Leiter des Nationalen Alpinen Rettungs- und Höhlenforschungskorps FVG und Leiter der Bergrettung von Forni Avoltri, betonte die Bedeutung von Bergprojekten und die Unterstützung des CNSAS für Aktivitäten, deren Protagonisten die Jugendlichen sind.
Ivana Bassi, Professorin an der Universität Udine und aktives Mitglied des CAI, erinnerte an die zahlreichen Aktivitäten, die in diesen zweieinhalb Jahren durchgeführt wurden:
der Ausbau des Netzes von Wanderwegen und die Aufwertung der alpinen Handwerkskunst, unter anderem das Biwak Lomasti und die Variante der Via Alpina Gialla, die kulturellen Begegnungen zum Kennenlernen der Gegend, ihrer Schönheit und auch ihrer Zerbrechlichkeit, die Aktivitäten mit den Schulen – Ausflüge und Aktivitäten im Klassenzimmer – und, immer mit dem Hauptaugenmerk auf die Jugend gerichtet, die beiden grenzüberschreitenden Campusse in Mauthen im Jahr 2018 und am Passo Cason di Lanza (Paularo) im Jahr 2019. Eine digitale Karte, um das Wissen über die Routen und Orte zu erleichtern, und die ad hoc erstellten Dokumentarfilme, die die Werte des Territoriums belegen, vervollständigen das reichhaltige Bild der durchgeführten Aktivitäten.
Die Obmänner der Projektpartner der Sektionen CAI/OAV berichteten über den Wert und die Erfolge der gemeinsamen Arbeit trotz einiger Schwierigkeiten und betonten die Bedeutung der weiteren Zusammenarbeit der Partnersektionen über die Dauer des Projektes hinaus. Durch die Zusammenarbeit wurden sowohl die Beziehungen zwischen den Sektionen und den Mitgliedern als auch unter den Jugendlichen, die von den grenzüberschreitenden Treffen profitieren konnten, gestärkt.
Antonio Zambon, ehemaliger Präsident des CAI FVG und Delegierter zur Begleitung des Projekts, erinnerte abschließend daran, wie das Projekt begonnen hatte: Die Sektion Pontebba hatte im Dezember 2014 auf die Notwendigkeit hingewiesen, das Biwak Lomasti, das sich in schlechten strukturellen Bedingungen befand, wiederherzustellen. Weiters berichtete er über die vielen Schritte, die seither unternommen wurden, um das Projekt voller Initiativen, Erfahrungen, Orte und beteiligter Personen zu verwirklichen. Ein Projekt, dessen Bedeutung vor allem darin liegt, kleine Alpenvereinssektionen als Protagonisten anzuerkennen, die sich ein gemeinsames Ziel gesetzt haben und die sich gemeinsam im Rahmen einer internationalen Planung bewegen konnten.
Die Anwesenheit einiger junger Menschen aus Paularo und Pontebba machte den Tag besonders freudig. Und es hat gezeigt, dass sie, die Jugendlichen, das Herzstück des PassoPass-Projektes und der Aktivitäten der Sektionen im Allgemeinen sind. Tatsächlich leisten die Sektionen viel Arbeit, um den Jugendlichen Wissen und Erfahrung zu vermitteln, damit sie sich zunehmend mit dem Alpenraum, in dem sie leben, identifizieren können. Die Orte, ihre Geschichte, ihre Traditionen sowie die natürlichen Ressourcen, die sie charakterisieren, zu kennen, ist der Ausgangspunkt, um sich dann um sie zu kümmern. Die aktive Teilnahme am Leben der Gemeinschaft ist eine Garantie für die Kontinuität der großen Aufmerksamkeit und Sorgfalt, die die Sektionen den Bergen widmen.