SENTIERI E RIFUGI

ALPI GIULIE

Ferrata “Via della Vita”

Sentiero CAI n. 513a – Forcella Sagherza – Bivacco A. Busettini

 

 

Dettagli:

Partenza: 
Sentiero CAI n. 513a (quota 1700)

Arrivo:
Bivacco Alberto Busettini (quota 2160 m)

Dislivello ferrata: 460 m

Punti di appoggio: Rifugio Zacchi

Difficoltà: TD(vedi legenda)

Sezione CAI di competenza: Tarvisio

Carta Tabacco: 019 Alpi Giulie Occidentali – Tarvisiano

Numero ferrata: 513aF

 

Mappe:

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Altimetria

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Dal Rifugio Zacchi (quota 1380 m) seguire il sentiero 513 fino all’incrocio del 513a (quota 1315 m) in Alpe Vecchia. Proseguendo con questo per buona traccia, in breve si arriva al punto dove si risale direttamente un largo cono ghiaioso e nella parte alta girando verso sinistra si procede su erbe e roccette.
Arrivati in breve tratto boscato, si risale un canalino verticale sempre umido con ausilio di staffe uscendo nella parte soprastante, dove su altro largo cono ghiaioso prima su erba e roccette e poi su ghiaie con traccia a svolte e passo faticoso, si giunge sotto le possenti pareti ove ha inizio la via ferrata “Via della Vita” (quota 1700 m).
La ferrata nasce nel negli anni Venti ad opera dei reparti alpini addetti al controllo del confine. Battezzata da subito “via della Morte” venne risistemata e modificata negli anni ’40 e nei primi anni ’80 ribattezzata col nome beneaugurante di “Via della Vita”. Necessita ancora oggi di continui aggiornamenti e manutenzioni.
Questa ferrata, molto difficile ed esposta, sale la parete Ovest della Vèunza e conduce al Bivacco A. Busettini. Camini ripidi, cenge esposte conducono al centro del colatoio. Si supera un catino liscio una parete verticale ed una aerea traversata con l’aiuto di cavi, scalini, catene.
Un sistema di cenge ed una ulteriore serie di attrezzature (cavi ed una scala) conducono alle ghiaie sottostanti la Forcella Sagherza ed il Bivacco Busettini.
Percorso difficile e faticoso adatto ad alpinisti molto esperti, per il pericolo di caduta sassi, l’esposizione adrenalinica, tratti alpinistici e possibile presenza di nevai.
Per la discesa, mai banale, si può optare per il percorso di salita oppure lungo la cresta attrezzata del Mangart o infine per quella alpinistica della Ponza.

Si ricorda che il sentiero va percorso muniti di adeguata attrezzatura (kit da ferrata).

 

 

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