SENTIERI E RIFUGI

ALPI GIULIE

Sentiero n. 634

Sella di Grubia – Stolvizza

 

Dettagli:

Partenza: 
Sella di Grubia (quota 2045 m)

Arrivo:
Stolvizza bivio sent. 662a (quota 566 m)

Dislivello:

Lunghezza:

Tempo di percorrenza: 3h

Punti di appoggio: Bivacco Marussich -Stolvizza

Carta Tabacco:
027 Canin-Val Resia

 

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Altimetria

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Sella di Grubia è un importante e fantastica balconata delle Giulie incastonata fra il Picco di Grubia a destra ed il Picco di Carnizza a sinistra. Alle nostre spalle lasciamo l’immenso mare di pietra del Foran del Mus che si svolge e digrada dal Canin. Davanti il nostro sguardo spazia dalle profondità della verde val Resia alle sue cime, fino all’orizzonte dove la pianura friulana si ferma e lascia spazio prima alle lagune e poi al mare.
Si arriva con il sentiero CAI 632 che poi prosegue verso Forchia di Terrarossa e Sella Buia. Ma qui giunge anche l’Alta Via Resiana che scende da Picco di Canizza e poco prima del bivacco Marussich, parte anche il sentiero CAI 645 verso casera Goriuda.
E qui infine inizia il sentiero CAI 634 che scende ripido ma con tornanti agevoli nei prati rigogliosi che guardano la val Resia. In basso nel profondo verde si staglia il borgo di Coritis ultimo degli insediamenti resiani. Sul lato sinistro lo spazio visivo è chiuso dalla imponente bastionata rocciosa che scende dal Picco di Canizza che ci accompagnerà fino a lasciar posto ai prati di Casera Canin.
Rapidamente ci abbassiamo di quota e i prati cominciano a lasciar spazio ai salici poi a qualche abete e larice tormentati e infine radi alberi di alto fusto. Ora il sentiero prosegue con un lungo traverso con continui saliscendi con a monte pascoli inframezzati a campi rocciosi solcati ed a sinistra in basso, rada vegetazione arbustiva.
Passiamo accanto ai ruderi di Casera Grubia: la casera era stata costruita al riparo di un imponente masso erratico (q. 1412 m).
Ora scendiamo più decisamente e ci addentriamo in un bosco di faggi misti a pino nero e più avanti lasciamo sulla sinistra il bivio con il sentiero CAI 657 (q. 1106 m). Verso quota 1100 m e poi a scendere, bordeggiamo vecchi ruderi di malghe con slarghi prativi (segno di una precedente vita agro-pastorale) e che sono stati sostituiti da nuovi fabbricati.
La ripida discesa termina su un ponte che attraversa il torrente Resia che scende dal Sart (q. 505 m).
Dopo un breve percorso a fianco del torrente immersi nella vegetazione e dopo aver lasciato sulla destra i ruderi di una imponente fornace di calce retaggio di antiche attività, il sentiero sale rapidamente per portarsi all’ abitato di Ladina (q. 560 m). Lo attraversiamo e scendendo troviamo la strada che proviene da Coritis che ci porta a Stolvizza.
Stolvizza la attraversiamo tutta fino a trovare alla fine delle case e dopo il monumento all’arrotino, il sentiero 662a dove ha termine il nostro sentiero (q. 566 m).

 

FOTO

 

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