PREALPI GIULIE
Partenza:
Sede del C.A.I. (quota 180 m)
Arrivo:
Sede del C.A.I. (quota 180 m)
Dislivello: 135 m
Lunghezza: 9 Km
Tempo di percorrenza: 3h 50′
Punti di appoggio: Parte del percorso si sviluppa nell’abitato di Osoppo
Carta Tabacco: 020
Il percorso inizia su strada asfaltata verso Nord sotto le pendici del Forte di Osoppo, all’esterno dei bastioni del Rivellino (quota 180 m). In corrispondenza della cabina elettrica si trova un bivio dove si gira a sinistra quindi al successivo si gira a destra e si prosegue fino ad incrociare una stradina sterrata. Verso sinistra conduce sotto alla pendice più settentrionale del Forte, ad incrociare una strada asfaltata.
A questo incrocio, sulla sinistra prendere la strada ciottolata e sterrata, risalente all’epoca romanica, che sale al Forte.
Lasciare a destra i segnali che scendono lungo i cipressi e salire portandosi sulla strada principale, asfaltata, che sale al Forte. Risalirla fino al piazzale antistante la chiesa di San Pietro (quota 285 m).
Quindi si prosegue a destra attraverso un piccolo prato e poi su una stradina incassata nella roccia (possibilità di visitare insediamenti militari, portare una torcia), fino all’interno delle mura del vecchio castello dei Savorgnan. Passando a lato delle sue rovine, si giunge al piazzale, caratterizzato da un’ampia spianata di cemento.
Proseguire attraverso il tunnel artificiale che parte proprio sotto la passerella metallica per proseguire attraversando tutte le rovine del castello passando in gallerie e corridoi fino a raggiungere la parte opposta. Qui giunti, prima della stradina principale, sulla destra il sentiero scende ripido ed in parte con gradini, fino alla casa del Tamburo e al piazzale chiamato Piazza d’armi (quota m 280).
Prosegue poi lungo la scalinata dal lato opposto al piazzale attraverso i ruderi della vecchia casa del Comandante Veneto, e sale verso il palo della bandiera che è il punto più alto del Forte e del percorso, (quota 315 m).
Si ridiscende lungo la via di salita fino al primo tornante dopo il Corpo di guardia, dove il filare di cipressi lascia la strada. Il percorso continua a scendere lungo la stradina sterrata fino ad un bivio dove a sinistra incrocia una stradina ciottolata.
Si intravedono a destra alcune rovine di stazioni della Via Crucis e a sinistra il panorama del borgo originario del paese ricostruito dopo il terremoto. Si continua in Via Tagliamento fino al dosso, dove a sinistra, attraverso un cancello si accede all’interno dell’area ricreativa detta della Colonia (quota 190 m). Passato attorno alla pista di pattinaggio, in fondo alla stessa si gira a destra, costeggiando il campo di calcio fino sotto l’argine a incontrare una traccia che lo risale. Attraversa un ampio prato, poi a sinistra segue la stradina che costeggia il metanodotto e su questa raggiunge le pendici del colle di San Rocco. Sulla sinistra, imbocca il sentiero attraversando un ponticello e salendo una lunga scalinata con ampia vista sul greto del fiume Tagliamento. Giunto in cima il sentiero gira a sinistra e costeggia una insidiosa scarpata, poi scende qualche metro su di uno scosceso passaggio per poi risalire subito ed in breve tempo, attraverso una fitta boscaglia, raggiunge un magnifico punto di osservazione caratterizzato da un bel muretto di sassi (quota 255 m).
Da qui prosegue in cresta verso Sud e poi scende in una gola sul fondo della quale gira a destra fino ad incontrare, sulla sinistra, una traccia che risale ripida sulla cresta del Colle (quota 265 m).
Da qui prosegue con continui saliscendi fino in cresta per attraversare tutto il Colle fino a scendere decisamente verso la piccola chiesa di San Rocco e l’annesso rudere dell’antico eremo. Lascia a destra la stalla sociale ed all’incrocio successivo, imbocca Via Peonis quindi Via San Daniele. Ora gira a sinistra e continua su Via San Daniele fino all’incrocio con Via Fabris, a sinistra e poi subito a destra per Via Moscovita fino al campo sportivo che lascia alla nostra destra, per percorrere Via Arduino Forgiarini fino ad arrivare alla sede Cai (quota 180 m).
Dal piazzale del Forte, caratterizzato da un’ampia spianata di cemento, possiamo ammirare un grandioso panorama su quasi 360°. È interessante anche osservare le impronte lasciate dai mammiferi preistorici proprio sotto le mura del castello. È inoltre possibile visitare le caratteristiche postazioni militari sotterranee con accesso proprio sotto la passerella metallica (utile una torcia).
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